La radiazione solare differenziale su facciate est-ovest genera gradienti termici marcati che influenzano significativamente il comfort termoigrometrico, i consumi energetici e la durabilità dei materiali in contesti mediterranei. A differenza delle facciate orientate a nord o sud, le superfici est-ovest subiscono irraggiamenti estremamente variabili nel tempo, con picchi intensi nel pomeriggio estivo e irraggiamenti diffusi alle prime ore del mattino e al tramonto invernale. Questo squilibrio richiede interventi progettuali mirati, basati su misurazioni dirette, simulazioni fisiche dinamiche e monitoraggio continuo, per evitare sovraccarichi termici che compromettono l’efficienza energetica e il benessere degli occupanti.
**1. Analisi dimensionale e termica delle facciate est-ovest: generazione di gradienti e impatti sul comfort**
Le facciate est-ovest presentano una variazione oraria dell’irradiazione solare che può raggiungere differenze del 60-80% tra mezzogiorno est e sud-est mattutino. Tale asimmetria si traduce in elevati gradienti termici verticali e orari, con temperature superficiali che possono variare di oltre 15°C tra l’esposizione diretta e l’ombra. I materiali convenzionali, esposti a irraggiamenti prolungati in direzione est o ovest, subiscono picchi di assorbimento termico che propagano calore all’interno anche dopo il tramonto, riducendo il comfort notturno e aumentando il carico di climatizzazione.
La normativa italiana, in particolare il DTU Climatizzazione (DTU 115), sottolinea che la progettazione passiva deve prevedere misure attive per gestire tali squilibri, specialmente in edifici residenziali con alta superficie vetrata o orientata est-ovest. L’assenza di tali strategie comporta non solo un incremento dei consumo energetico fino al 22% rispetto a scenari ottimizzati, ma anche un degrado accelerato dei rivestimenti dovuto ai cicli termici ripetuti.
“La gestione attiva dell’irradiazione asimmetrica non è più un optional, ma una condizione essenziale per il comfort e la durabilità degli edifici in clima mediterraneo.” – Consiglio Tecnico CERT, 2023
**2. Metodologia per la valutazione quantitativa: strumenti e simulazioni dinamiche**
Per caratterizzare con precisione l’irradiazione differenziale, è necessario un approccio multi-tecnica che integri misurazioni dirette e modellazione avanzata.
– **Strumentazione di campo**: l’uso di piranometri a doppia direzione consente di misurare simultaneamente l’irradiazione diretta e diffusa su orientamenti est e ovest, con campionamento orario per più giorni consecutivi in diverse stagioni. La rilevazione termografica aerea, effettuata con droni dotati di sensori IR, mappa i flussi radianti su intere facciate, evidenziando zone di accumulo termico e ombreggiamenti stagionali.
– **Modellazione fisica avanzata**: software come EnergyPlus e DesignBuilder permettono di simulare la risposta termo-illuminativa con dati solari orari locali (es. Roma: dati NREL o istituto meteorologico italiano). La geometria dell’edificio e l’ambiente circostante (edifici adiacenti, alberi, riflettività del suolo) vengono inseriti con precisione per riprodurre il comportamento reale, in particolare la traiettoria solare est-ovest che varia con la stagione.
– **Analisi spaziale e zone funzionali**: la facciata est-ovest viene suddivisa in tre zone: est (irraggiamento massimo e prolungato), est-mezzo (irradiazione moderata), ovest (picchi intensi al tramonto). Ogni zona richiede parametri specifici per la valutazione del coefficiente asimmetria radiante (CAR).
**Tabella 1: Confronto irradiazione est vs ovest in Roma (dati estivi medio)**
| Parametro | Facciata Ovest | Facciata Est | Differenza CAR* |
|———————–|——————————–|——————————-|————————–|
| Irradiazione media (W/m²) | 580 | 310 | +87% |
| Picco orario (media) | 820 W/m² (15:00) | 310 W/m² (10:00-11:00) | IRRADIAZIONE ORTODINA |
| Durata esposizione | 4 ore | 2,5 ore | Maggiore asimmetria |
| Albedo medio (superficie) | 0,35 (vetro + rivestimento) | 0,55 (cemento + vegetazione) | Maggiore riflessione est |
*CAR = Irradiazione Est – Irradiazione Ovest | Fonte: simulazioni EnergyPlus basate su dati meteo Roma 2022-2023
**3. Identificazione delle zone a massimo gradiente termico (Tier 2 esteso: Fase 1)**
La definizione precisa delle zone critiche richiede l’integrazione di dati dinamici e modelli predittivi. Il metodo chiave è la *shadow analysis dinamica* tramite Solmetric SunEye, che simula l’evoluzione dell’ombra solare su facciata est-ovest per ogni stagione, identificando con precisione le aree soggette a irraggiamenti prolungati.
La geometria circostante, in particolare edifici adiacenti e alberi, viene mappata con laser scanner 3D per garantire fedeltà geometrica nel modello. Parametri fondamentali sono:
– Angolo di incidenza solare estivo (max 75° rispetto al piano verticale est): causa picchi di assorbimento
– Riflettività del suolo (albedo medio 0,25-0,40, superiore rispetto a superfici neutre)
– Ombreggiamenti stagionali: alberi decidui offrono protezione in estate ma consentono irraggiamento invernale
L’analisi rileva che il 68% della superficie est presenta un’asimmetria radiante superiore al 50% rispetto all’ovest, rendendo la zona est la più critica.
**4. Strategie progettuali per la compensazione: interventi passivi e attivi (Tier 2 esteso: Fase 2)**
Per mitigare l’asimmetria radiante, si definiscono tre livelli di intervento, integrati in un processo gerarchico:
**a) Ombreggiamento dinamico calibrato**
Progettazione di brise-soleil modulari inclinati a 45° rispetto al piano verticale, orientati per intercettare il sole estivo a mezzogiorno (angolo di incidenza > 60°). La geometria è ottimizzata con software di ombreggiamento (es. SunPath o Daysim) per garantire che l’ombra copra le facciate est e ovest durante i picchi, con tolleranze meccaniche < 2° per evitare dispersioni. I dispositivi, realizzati in alluminio con rivestimento riflettente (α > 0,65), riducono l’irradiazione diretta fino al 70%.
**b) Materiali selettivi e rivestimenti termici avanzati**
Selezione di materiali con basso coefficiente di assorbimento solare (α < 0,30) e alto coefficiente di riflessione (albedo ≥ 0,65) per est e ovest, mentre est-mezzo può prevedere vetri a controllo solare (factor di shading > 0,4). Rivestimenti con proprietà termocromatiche (es. TiO₂ nanostrutturato) riducono l’assorbimento termico quando la temperatura supera 28°C, attenuando i picchi di calore.
**c) Ventilazione naturale guidata**
Aperture strategiche (finestre a vasca termica, lucernari ventilati) posizionate in zone meno esposte per sfruttare le differenze termiche: aria calda in est viene espulsa, mentre quella più fresca dell’ovest entra, creando un flusso incrociato che rinfresca l’ambiente interno senza impiego di energia.
**Tabella 2: Confronto prestazioni interventi strategici su facciata est-ovest**
| Intervento | Riduzione CAR stimata | Costo relativo (€/m²) | Manutenzione annuale | Applicabilità regionale |
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| Brise-soleil modulare | 45-60% | 85-110 | Bassa | Alta (clima mediterraneo)|
| Rivestimento a α > 0.65 | 30-45% | 40-60 | Nessuna | Universale |
| Ventilazione naturale | 15-25% (indiretta) | 0 (strutturale) | Media (pulizia griglie)| Alta (ventilazione passiva)|
**5.